Arte, esposta a Palazzo Barberini “La Madonna Esterházy” di Raffaello

Giunta in prestito dall'Ungheria, l'opera risale all'inizio del Cinquecento: la curatrice dell'allestimento è Cinzia Ammannato

Un prestito raro, importante, prestigioso. A Palazzo Barberini è possibile ammirare fino all’8 aprile “La Madonna Esterházy”, capolavoro di Raffaello risalente all’inizio del Cinquecento, quindi tra la fine dell’esperienza lavorativa a Firenze e l’avvio del “periodo” romano.

La sala scelta per accogliere l’allestimento che include anche un trittico di tele composto da altri due gioielli raffaelliani e dalla “Madonna col Bambino” di Giulio Romano, ha la fortuna di ospitare, seppur in maniera temporanea, un dipinto ricco di elementi curiosi e custodito in Ungheria dall’Ottocento.

Frammenti di storia e magia messi a disposizione dei visitatori più esigenti. L’occasione è ghiotta, tanto vale approfittarne.

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