Un mercato anonimo soprattutto in entrata, come ampiamente previsto. Per Roma e Lazio, la sessione invernale di trattative si conclude senza particolari sussulti. Lo sanno bene specialmente i tifosi giallorossi, ai quali il direttore sportivo Monchi aveva anticipato che non ci sarebbero stati grossi colpi nel mese di gennaio dopo l’exploit della scorsa estate (l’arrivo di Patrik Schick è costato molto). Salutato Emerson Palmieri, ceduto al Chelsea, la dirigenza prova a metterci una toppa prelevando dallo Sporting Lisbona Jonathan Silva, terzino argentino talentuoso ma a cui serviranno parecchi giorni sia per ambientarsi che per trovare una condizione fisica ottimale. Oltre a Nura, girato in prestito al Perugia, la Roma si priva del messicano Héctor Moreno, acquistato a titolo definitivo dalla Real Sociedad. Considerando le numerose lacune evidenziate in campo dai ragazzi di Eusebio Di Francesco, senza contare le scelte incoerenti degli ultimi mesi da parte della società, non si va oltre il 5 per quanto concerne il voto.
Poco entusiasmante anche l’atteggiamento della Lazio nelle 4 settimane a disposizione per provare a migliorare la rosa. Oltre a Martin Caceres, già blindato a metà 2017, le aquile accolgono soltanto il baby Maloku, ragazzo di 18 anni strappato alle giovanili del Bayern Monaco e per il momento destinato a farsi le ossa in primavera. Per il resto, ci sono da registrare le operazioni in uscita che riguardano Tounkara, Prce e Oikonomidis. Se il futuro di Stefan De Vrij appare ancora oscuro, il 5,5 complessivo per Igli Tare e i suoi collaboratori dipende da una considerazione necessaria: nell’anno in cui ci si ritrova terzi in classifica in campionato e in corsa su altri due fronti, sarebbe il caso di investire di più cercando di togliersi maggiori soddisfazioni a maggio.
