MONTEVARCHI (AREZZO) – Nella vicenda dei quadri rubati recuperati in casa del parroco della collegiata di Montevarchi (Arezzo), Gianfranco Verdi, antiquario che ha venduto i dipinti al sacerdote, e due indagati accusati di furto, Roberto Cergnani e Michele Frau, sono rimasti in silenzio davanti al gip di Perugia, Valerio D’Andrea.
Per il sacerdote potrebbe invece cadere l’accusa di ricettazione. Oggi a Perugia i tre si sono avvalsi della facoltà di non rispondere circa il furto di tre quadri (più uno dato in conto vendita all’antiquario) del ‘600 rubati – secondo l’accusa del pm Gemma Miliani -, ad un avvocato di Città di Castello (Perugia). A compiere il furto, su commissione dell’antiquario, sarebbero stati due valdarnesi con precedenti penali per droga. Nella vicenda è rimasto coinvolto il parroco della collegiata di Montevarchi, don Claudio Brandi, a cui i quadri furono offerti il maggio scorso dallo stesso antiquario. Il prete li avrebbe acquistati, tuttavia, senza sapere che si trattasse di opere rubate. Ad ottobre, secondo la ricostruzione dei carabinieri, il sacerdote sarebbe venuto a sapere dallo stesso antiquario che erano rubati e che per questo doveva nasconderli. Sempre ad ottobre c’è stata la perquisizione che porta al ritrovamento solo di un primo dipinto, quello in conto vendita per il quale don Claudio possiede una scrittura privata dell’antiquario che attesta che il bene è di sua proprietà. Dopo la denuncia dello stesso sacerdote, sono scattate le indagini e poi le relative custodie cautelari in carcere per l’antiquario e i due ladri eseguite dalla procura di Perugia. La parte relativa alla ricettazione, che coinvolge il prete, è invece seguita alla procura di Arezzo che parrebbe tuttavia propensa a far cadere l’accusa di ricettazione dal momento che il sacerdote, quando ha acquistato i quadri, non sapeva che erano rubati.
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