Oltremodo oltre. È questo il motto della Fispes, Federazione italiana sport paralimpici e sperimentali che è nata nel 2010 con lo scopo di coordinare gli sport praticati da persone con disabilità. Dall’atletica leggera al tiro a segno, dal rughby in carrozzina al calcio per cerebrolesi lievi, fino alla boccia, per chi convive con una forma di invalidità e vuole fare sport , c’è solo l’imbarazzo della scelta. Al Pasquale Giannattasio si allenano gli atleti guidati da Nadia Checchini, tecnico della nazionale italiana paralimpica. Ma i veri protagonisti sono loro, gli atleti. Ragazzi capaci di andare oltre una disabilità che ne vorrebbe limitare gli orizzonti. C’è chi come Simone ha già vinto delle medaglie importanti nel lancio del disco e chi come Lorenzo ha iniziato da poco ad allenarsi nella corsa. E se lo sport non ha il potere di cambiare il mondo, ha certamente il merito di permettere a tutti di provare a superare i propri limiti grazie all’attività agonistica.
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