Dossier CGIL: 20mila lavoratori a rischio precariato a Roma.

La crisi colpisce in particolar modo sono i lavoratori di età compresa tra i 35 ed i 50 anni

Appartengono al ceto medio, hanno figli piccoli a carico, pagano un mutuo e risiedono fuori dal raccordo anulare. È questa la fotografia dei lavoratori che a Roma rischiano di cadere nel precariato. Si tratta di macelleria sociale, non usano mezzi termini i sindacati che hanno stilato un dossier sullo stato di salute del lavoro a Roma. Dai dati elaborati dall’Osservatorio sul Lavoro della Cgil, emerge un quadro allarmante. Sarebbero 20mila i lavoratori a rischio. Per loro il futuro ha le tinte fosche del precariato e della discoccupazione. La crisi colpisce indiscriminatamente tutti ma in particolar modo sono i lavoratori di età compresa tra i 35 ed i 50 anni, dipendenti a tempo indeterminato che, seppur qualificati, non riuscirebbero a rientrare nel mondo del lavoro una volta usciti. È questo il quadro che il ministro Calenda si ritroverà sul prossimo Tavolo per Roma. Alla cabina di regia, che mette insieme istituzioni e forze produttive, il compito di elaborare delle strategie capaci di dare risposte ad una classe produttiva ridotta allo stremo.

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