Polemica Calenda-Raggi. “Niente liste della spesa”, intima il ministro del Mise

Il vero nodo da sciogliere è l'ammontare dei finanziamenti statali delle casse comunali romane

Se hanno intenzione di venire con la lista della spesa, è meglio che non si presentino”. Il commento è del ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, ed è riferito all’incontro con Virginia Raggi e il suo staff nel tavolo di lavoro per Roma. Un confronto voluto dal ministero per elaborare insieme la strategia da seguire per il rilancio economico della capitale. Ma le parole del ministro lasciano poco spazio all’ottimismo. Negli ultimi giorni i giornali hanno riportato una lista di richieste dei 5 stelle che ammonterebbe a 1,8 miliardi di euro, “Non è quello il senso del tavolo” ha chiosato Calenda che torna a polemizzare con i pentastellati. Infatti già nelle scorse settimane il ministro aveva minacciato la cancellazione dell’incontro poiché la sindaca di Roma non aveva mai risposto alle sue chiamate. Poi, la Raggi si è messa in contatto con il ministro ed è stata fissata la data del 17 ottobre. Ma che non ci sia intesa tra i due è ormai evidente. E il numero uno del Mise polemizza anche con Di Battista che ha avanzato il sospetto che il tavolo sia stato convocato per criminalizzare l’operato della sindaca pentastellata e per commissariare la città. Calenda ha affermato, ospite della trasmissione “Mezz’ora in più”, di non ritenere la sindaca incompetente ma di volere lavorare con lei per fare qualcosa per Roma. Ma il vero nodo da sciogliere è l’ammontare dei finanziamenti statali delle casse comunali romane. Finanziamenti giudicati troppo esigui dalla Raggi, e per la verità anche dai suoi predecessori. Difficile pensare, viste le premesse, che il ministero sia disposto a concedere maggiori finanziamenti senza l’elaborazione dettagliata di un piano condiviso per il rilancio di una città che sogna di tornare modello di sviluppo.

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