Finalmente si sono parlati. Virginia Raggi e Carlo Calenda hanno fissato la data del 17 ottobre per il tavolo di lavoro per Roma. In quella data, la sindaca della capitale e il ministro dello Sviluppo Economico, si confronteranno sul futuro della città. L’incontro arriva dopo le polemiche scatenate dalla dichiarazione di Calenda che la scorsa settimana lamentava di non essere stato mai richiamato dalla Raggi minacciando anche di cancellate l’incontro se la sindaca avesse continuato a non farsi sentire.
E che Roma abbia bisogno di un rilancio lo sostiene lo stesso Premier Gentiloni, alla chiusura della Festa dell’Unità a Roma, ha affermato che la città: “Non può rassegnarsi al declino”.
Adesso sul tavolo, Raggi e Calenda, troveranno le questioni scottanti che riguardano una città con un disperato bisogno di rilancio produttivo. La prima cittadina punta sul modello “Fabbrica Roma” che indica innovazione e defiscalizzazione come la ricetta per salvare l’emorragia di posti di lavoro. Ma la città ha soprattutto bisogno di liquidità per sostenere due progetti in ballo: la banda larga, per migliorare la competitività digitale della capitale, e i trasporti. Su quest’ultimo nodo, la Giunta capitolina si gioca la reputazione. Infatti un’intesa con il governo capace di sbloccare fondi da utilizzare per il rilancio di Atac, sarebbe una manna dal cielo per l’amministrazione che potrebbe così vantarsi d’avere salvato la municipalizzata dal fallimento grazie al concordato, fortemente voluto dai grillini e osteggiato da tutti gli altri partiti.