Il lavoro costante in atelier, la predisposizione a manipolare materiali diversi tra di loro, la necessità di sperimentare per trovare nuovi stimoli. Una vita al servizio dell’arte quella di Jagoda Buić, nata a Spalato, in Croazia, ma autentica cittadina del mondo. Al Maxxi viene accolto il suo ultimo allestimento dal titolo “L’equilibrio asincrono”, una vera e propria antologica dove si riassume parte del modo di produrre di un’artista famosa a livello internazionale e per natura abituata ad esplorare.
La versatilità ha permesso nel tempo alla Buić di cimentarsi nella creazione di opere differenti in quanto a volume e consistenza. Tra Corner ed Extra Maxxi si possono ammirare le composizioni in carta oppure le sculture in ferro, per non parlare delle installazioni tessili. Ne “L’equilibrio asincrono” si scorgono rimandi al suo operato in ambito teatrale, con l’istinto scenografico sempre vivo e utile per organizzare la disposizione degli elementi nelle varie sale.
Ben 3 apparizioni alla Biennale di Venezia, lavori personali inclusi nelle collezioni di musei americani, olandesi e francesi. Certi traguardi non si raggiungono per caso.