Teatro Vascello, entra nel vivo la stagione 2017-2018

Dal 4 all'8 ottobre la pièce "Il cielo in una stanza" diretta da Emanuele Valenti: a febbraio "Il gabbiano" di Cechov

La qualità prima di tutto, ma anche la libertà di scegliere. È da quest’ottica che prende forma la programmazione di un teatro ormai storico a Roma come il Vascello. Tra spettacoli di prosa, danza, concerti, drammaturgia contemporanea, laboratori e iniziative per bambini, nel foyer dello stabile situato in via Giacinto Carini vengono illustrati gli appuntamenti previsti fino al mese di maggio.

La stagione n° 27 della struttura capitolina è già partita in verità a settembre, con produzioni quali “La fisarmonica verde”, “Corpus 2.0” e “Il persecutore”, ma l’ottobre del 2017 segna un bel cambio di marcia con la pièce “Il cielo in una stanza”, ospitata fino a domenica 8, seguita poi da un mix convincente di prosa, danza e musica dove spiccano i progetti “L’uomo rondine” e “Chiedi chi era Francesco” oltre a “Caruso e altre storie”, show portato sul palco dalla Mvula Sungani Physical Dance.

Da novembre alla fine dell’anno il calendario varia di continuo in quanto a rappresentazioni: da segnare in agenda sicuramente l’omaggio a Dacia Maraini nei giorni 13 e 14, il progetto di Elena Stancanelli con Peppe Servillo dal titolo “Anche queste due mani vengono con me”, previsto venerdì 20, e poi “Salvati” che, replicato fino al 10 dicembre, traghetta fino agli sgoccioli del 2017 dove c’è spazio pure per “La locandiera” e “Miseria e nobiltà”.

Il 2018 del Vascello scorre all’insegna del rigore e della concretezza. Se “Il gabbiano” di Anton Cechov occuperà la Sala Nanni per i primi 18 giorni di febbraio, “Bolero – Trip Tic”, “Giuramenti” e “La pazzia d’Orlando” copriranno la seconda parte di marzo, con una primavera all’altezza che includerà, tra gli altri, “Il cantico dei cantici”, “Roma ore 11”, “Dichiaro guerra al tempo” e la rassegna “Exit”, senza contare il ciclo di appuntamenti noto come “Vascello dei piccoli”.

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