Tor Pignattara, tensione a via Baratta tra condominio, costruttore e comunità bengalese

Oggetto della contesa, le opere non terminate e un box adibito a moschea

La questione era nata come una delle tante cause condominiali che affollano le aule di tribunale. Ma la scena ha luogo in un quartiere complesso come Tor Pignattara – per la precisione parliamo di via Paolo Baratta – e le dinamiche sviluppate hanno assunto sfaccettature diverse.

Il condominio accusa il costruttore Giuseppe Tarantino di non aver ultimato delle opere previste dal progetto originario e di aver abbandonato la manutenzione.

La ditta costruttrice rimanda al mittente le accuse sui ritardi dei lavori.
La vicenda si è complicata di recente, quando un’associazione culturale islamica composta di cittadini bengalesi ha adibito a luogo di culto uno dei garage incriminati.
Sollecitata dal condominio, la Commissione Trasparenza del Campidoglio, presieduta da Marco Palumbo, ha svolto un sopralluogo nell’area interessata per prendere visione della situazione e confrontarsi con i soggetti contendenti.
Non sono mancati momenti di tensione tra lo stesso Tarantino e alcuni residenti, con parole grosse e minacce di querela volate da entrambe le parti.

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