La storia della Menorà ricostruita a San Pietro e al Museo Ebraico di Roma

Visitabile fino al 23 luglio l'esposizione organizzata all'interno di due siti diversi della Capitale

La parabola complessa della Menorà rievocata attraverso una mostra unica. All’interno del Braccio di Carlo Magno, a San Pietro, viene accolto un allestimento che gode della presenza di circa 120 opere, con altre 10 visibili presso il Museo Ebraico di Roma. L’esposizione è infatti suddivisa in due luoghi differenti, questo grazie alla prima cooperazione tra lo Stato della Città del Vaticano e della Comunità Ebraica romana.

Candelabro a 7 bracci fatto forgiare in oro puro da Mosé per volontà di Dio, la Menorà fu collocata nel primo Tempio di Gerusalemme insieme agli altri arredi sacri in nome dell’alleanza con il popolo di Israele. Il racconto di trova nel libro dell'”Esodo” e il lungo peregrinare nel tempo della mitica Lampada è sinonimo di vicenda articolata e suggestiva, forse una delle più sorprendenti per quanto riguarda la storia dell’essere umano degli ultimi 3mila anni.

In Vaticano si assiste ad un percorso ricco di materiali diversi e pensato per fornire una ricostruzione tanto cronologica quanto coerente. Fondamentali i prestiti ottenuti da musei prestigiosi quali Louvre, British Museum e Albertina.

Il progetto è frutto di un attento lavoro di selezione che si riscontra anche presso il Museo Ebraico, dove il numero di oggetti in sala è minore anche se non è inferiore il colpo d’occhio.

Spazi aperti fino al 23 luglio. Esperti o semplici visitatori incuriositi dalla proposta farebbero bene a non mancare.

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