“Sulla pelle della pittura”, La Pelanda accoglie le opere di Alessandro Verdi

In mostra il materiale presentato in passato a Venezia, esposto anche un progetto in fase di lavorazione

Progetti del passato accanto ad altri in divenire. S’intitola “Sulla pelle della pittura” la mostra personale di Alessandro Verdi visibile all’interno de La Pelanda fino al 17 maggio. A Testaccio si concretizza il quinto atto di un’iniziativa curata da Claudio Crescentini e Paolo De Grandis attraverso cui raggiungono la Capitale alcuni lavori provenienti da La Biennale di Venezia e da Open, l’Esposizione Internazionale di Sculture e Installazioni.

L’artista sfrutta al meglio le due grandi sale messe a disposizione per esporre progetti di notevoli dimensioni e, seppur semplici in apparenza, abbastanza complessi da ideare e confezionare. A caratterizzare l’allestimento, la presenza di un elemento incompleto che Verdi conta di ultimare proprio durante il soggiorno romano.

Tecniche e linguaggi sperimentali: guai a sottovalutare l’operato generoso dell’autore che già nel 2009 portò in Laguna parte del materiale oggi accolto nella Città Eterna.

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