La geografia della politica italiana – come noto – sta vivendo una nuova stagione di sommovimenti e riassestamenti. E se il PD è uno degli epicentri dell’instabilità, le linee di faglia sembrano portare le divisioni dal centro fino alla periferia del partito. La notizia – già nell’aria, a dire il vero – delle prime fuoriuscite dalle fila dei democratici romani di dirigenti e personalità di spicco e del loro approdo al Movimento dei Democratici e Progressisti è arrivata per bocca di Giulia Urso, presidente della Commissione Cultura del primo Municipio e fino a ieri segretaria dello storico circolo PD Giubbonari. A margine di una riunione di aderenti alla nuova formazione ospitata dietro pagamento nella sede dei Democratici a S. Giovanni, la Urso ha commentato in modo tranchant una decisione prodotta da divergenze di ordine politico divenute ormai insanabili.
Nel partito democratico le reazioni, quasi tutte a denti stretti, hanno finora avuto sfumature diverse. Tra i più concilianti, figura Orlando Corsetti.
Sarebbero un centinaio gli ex dirigenti del PD romano attratti dal nuovo progetto a sinistra.
Il congresso del PD a breve entrerà nel vivo: il nuovo assetto si definirà meglio al termine delle scosse di assestamento.