Sondaggio disastroso: un grillino su due non voterebbe più Virginia Raggi. Secondo una ricerca dell’istituto Izi quasi il 70% dei romani non è contento sul suo operato. Un’erosione progressiva del consenso, aggravata anche dal caos interno al movimento pentastellato. Il dato preoccupante è la costanza con cui cala il gradimento. Chi a novembre, era incerto e perciò determinato a concedere tempo alla sindaca, oggi dice basta di fronte a una città sporca, piena di buche, coi trasporti mal funzionanti, la municipalizzate che continuano a macinare debito e le paralisi nei municipi che penalizzano i servizi, molti cittadini hanno perso la pazienza. Tutto ciò si traduce in una perdita di consensi del 2% al mese. L’elenco degli insuccessi d’altronde è lungo. L’arresto per corruzione di Marra, il commissariamento della giunta per mano di Grillo-Casaleggio, gli avvisi di garanzia notificati alla Raggi e le dimissioni di Berdini, non hanno aiutato la giunta capitolina. In più ha pesato il No alle Olimpiadi e la situazione che da mesi riguarda il nuovo stadio della Roma. Per ultimo ha suscitato scandalo il compenso di 30mila euro a Luca Lanzalone, per seguire l’iter del progetto dell’impianto giallorosso. La procedura per la realizzazione della struttura a Tor di Valle ricomincia dall’inizio. La chiusura della conferenza dei servizi è fissata per il 5 aprile, ma si andrà verso una nuova apertura di un tavolo tra gli enti con l’obiettivo di arrivare ad un sì entro la fine dell’anno. Otto mesi di lavoro sprecato per tornare al punto di partenza. In campidoglio il PD vuole un consiglio straordinario. La poca chiarezza in merito al nuovo stadio e la non trasparenza avuta fin’ad oggi dalla giunta non è piaciuta all’opposizione. Altra questione in essere riguarda il tema di utilità pubblica che la giunta Marino aveva legato alla realizzazione di numerose opere. Adesso sta all’amministrazione Raggi invertire la tendenza con una serie di risultati concreti capaci di guadagnare il consenso della città.
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