Una quantità ingente di lavori suddivisi in 7 ambienti. Il Palazzo delle Esposizioni accoglie parte dell’immensa produzione di Georg Baselitz, pittore e scultore tedesco classe 1938. “Gli eroi” è il titolo della mostra visibile fino al 18 giugno.
Ad essere esposti soprattutto quei quadri che l’artista nativo di Kamenz realizzò nel biennio ’65-’66, al termine di un soggiorno a Firenze dove si fermò per circa 6 mesi grazie ad una borsa di studio. I dipinti in questione sono ritenuti una sorta di manifesto dell’opera di Baselitz. Alcuni considerano tale stile di rappresentazione una pietra miliare della storia dell’arte contemporanea.
Pennellate decise, tonalità scure. Baselitz predilige delle soluzioni poco stereotipate per rappresentare i suoi “eroi”. La dimostrazione è evidente nei volti dei personaggi, soggetti fragili che ostentano precarietà. L’autore finisce quindi col ridefinire il concetto di potenza e grandezza umana.
L’allestimento contiene anche una selezione di disegni e xilografie firmati da Baselitz, oltre a primi tentativi dei quadri cosiddetti “fratturati”. In questo caso emerge l’obiettivo di riorganizzare l’immagine, fase che precede la stagione dei dipinti capovolti. Rigore e spontaneità nella pittura: in via Nazionale arriva l’arte cruda di una grande mente.
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