Bambini, donne, uomini: famiglie in fuga dalla Siria.
Sono questi i volti di chi scappa dalla guerra per trovare speranze di vita migliori.
Ed è questo lo scopo del progetto #CorridoiUmanitari, nato per accogliere e inserire nella nostra società le vittime di stermini e persecuzioni.
A fiumicino si festeggia il primo anno del programma umanitario, accogliendo l’arrivo di un nuovo gruppo di 50 persone che fa salire a quasi 700 i profughi siriani giunti dal Libano e atterrati nel nostro Paese attraverso il progetto.
#CorridoiUmanitari è promosso dalla Comunità di Sant’Egidio insieme alle Chiese protestanti italiane.
La Comunità di Sant’Egidio vuole dimostrare che quello proposto è un modello che funziona e replicabile, non solo in Italia ma anche in Europa.
Il progetto ecumenico è stato realizzato grazie alla firma di un accordo con i ministeri degli esteri e dell’interno.
Nel corso della conferenza stampa è stato presentato un disegno fatto da un bambino siriano prima di venire in Italia, a testimonianza di quanto amore abbiano queste persone verso il nostro Paese.
La sensibilità e l’impegno della società civile dimostrano che è possibile un modello alternativo per accogliere in sicurezza e integrare uomini e donne, vittime di guerre e stermini.