Rilasciavano concessioni per i tavolini selvaggi in barba al parere della sovraintendenza. A essere finite nel mirino della procura sono 20 concessioni irregolari, rilasciate dal 2013 ad oggi nell’area di Ponte Milvio. I magistrati indagano sulle concessioni per l’occupazione di suolo pubblico date ai locali della zona negli ultimi anni. Autorizzazioni fornite senza che il municipio avesse stilato un piano di massima occupabilità del suolo pubblico, e nonostante il parere negativo della soprintendenza alle Belle arti per il Comune di Roma. Ora gli inquirenti vogliono vederci chiaro. Il reato ipotizzato è quello di abuso d’ufficio: sotto la lente d’ingrandimento della procura c’è chi ha fornito e rinnovato le concessioni, ovvero l’ufficio che si occupa delle attività commerciali, il Suap, e chi ha beneficiato del vantaggio economico, cioè gli esercenti. Dai primi riscontri ciò che emerge è uno stato di abusivismo diffuso nel XV Municipio. I commercianti, avrebbero ricevuto i permessi dagli uffici tecnici senza un via libera ufficiale. Rimane da verificare perchè i funzionari abbiano rilasciato le autorizzazioni senza curarsi del parare di chi doveva vigilare. L’indagine era iniziata in estate e ha fatto si che la nuova amministrazione del municipio prendesse alcune decisioni: da dicembre ha revocato, tutti i permessi per i tavolini in piazzale di Ponte Milvio. Inoltre ha applicato una rotazione dei funzionari all’interno del Suap. I ristoratori però hanno continuato come se non fosse cambiato nulla. I dehors sono rimasti nel piazzale anche senza che i commercianti avessero le concessioni. Adesso la parola passa agli inquirenti. Mentre i residenti si augurano di non dover più fare lo slalom tra distese di tavolini abusivi.
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