Tredici punti a testa e una temporanea serenità. Roma e Lazio vivono con leggero ottimismo questi giorni senza impegni ufficiali. Per le romane la sosta giunge forse nel periodo migliore della primissima parte di stagione.
Ci fossero stati più giocatori a disposizione, Spalletti e Inzaghi avrebbero potuto sfruttare il break per lavorare al meglio. Ma essendo delle squadre importanti, abituate a giocare molto, Roma e Lazio devono fare i conti con le convocazioni e gli infortuni.
A Trigoria ad esempio ci si allena a ranghi ridotti. Non è partito Radja Nainggolan, ad oggi comunque indisponibile per un affaticamento muscolare. Spalletti confida nel recupero di Vermaelen e Rüdiger. Nessuno dei due ci sarà al San Paolo contro il Napoli in occasione della ripresa del campionato. Il belga è alle prese con la pubalgia, il tedesco brucia le tappe ma prima di novembre sarà difficile vederlo al top.
Al tecnico toscano il compito di provare, per quanto possibile, a sistemare alcuni difetti apparsi piuttosto chiari nell’ultimo mese: una difesa poco affidabile e un attacco volenteroso anche se sprecone.
Clima disteso a Formello. Simone Inzaghi sta lavorando con umiltà e quanto raccolto nelle prime sette giornate è sicuramente confortante. Peccato per lo stop di Biglia, out ancora per molto. I biancocelesti sono la terza forza del campionato insieme ai cugini, al Chievo e al Milan.
L’assenza d’impegni in coppa consente alla squadra di lavorare in tranquillità durante la settimana. Inzaghi ha potuto variare più volte l’assetto. E quello attuale, che vede quattro elementi a ridosso della punta, sembra funzionare perché la Lazio crea molte occasioni in fase offensiva. Si può sempre fare di più. Visto come era cominciata la stagione, c’è comunque da essere fieri.