Droga smerciata tra i viottoli e i giardini dei cosiddetti Lotti. Giovani vedette equipaggiate con telefoni cellulari per dare l’allarme in caso di arrivo delle forze dell’ordine. Un ristorante come mensa di servizio e una serie di veicoli per le consegne a domicilio ai clienti più affezionati. Curava tutto nei minimi dettagli l’organizzazione criminale dedita al narcotraffico smantellata dai carabinieri della compagnia Roma Casilina. Il quartiere Quarticciolo di Roma come base operativa. E’ lì che si sono concentrate le indagini durate circa due anni coordinate dalla direzione distrettuale antimafia di Roma. Lo scenario è quasi da film. Palazzoni alveare sorti nella seconda metà del secolo scorso come abitazioni popolari. Tra quelle vie arrivavano consumatori e piccoli spacciatori da altre aree della Capitale. Migliaia le dosi di cocaina sequestrate insieme a bilancini di precisione e numerosi oggetti utilizzati per il confezionamento in dosi della droga. Ammonta invece a 20000 euro la somma di denaro, frutto del traffico illecito, recuperata. L’indagine ha permesso di capire le dinamiche del gruppo svelandone l’organigramma e le strategie adottate. I pusher ricevevano una paga settimanale con compensi da 500 a 1500 euro. Per loro veri e proprio turni di servizio disposti su fasce orarie. E poi capi piazza, corrieri, noleggiatori. Tutti coperti da un’assistenza legale. In manette 12 persone, di cui 1 minorenne. L’accusa è di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti.
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