Il Campidoglio e i conti che non tornano. La mancanza di un assessore al Bilancio comincia a farsi sentire. Marcello Minenna si è tirato indietro da più di un mese e il pavimento scricchiola.
Le procedure per chiedere i prestiti sono bloccate, ragion per cui si perdono ben 48 milioni di euro. Soldi che sarebbero serviti per le scuole, considerando la necessità di effettuare lavori di manutenzione presso gli istituti entro la fine del 2016. Una somma individuata in primavera dal Commissario Tronca al fine di attuare un adeguamento normativo antincendio nelle scuole dei municipi.
L’obiettivo di garantire sicurezza agli studenti salta: impossibile avviare una procedura per i prestiti senza un responsabile al Bilancio. Ritirato formalmente l’incarico a Raffaele De Dominicis, e incassato il no di Salvatore Tutino, il sindaco di Roma assume la delega, almeno per il momento.
Da Palazzo Senatorio confermano di essere vicini all’annuncio del nuovo assessore al Bilancio e alle Partecipate. Per il primo ruolo si starebbe puntando ad un magistrato contabile. Difficile trovare una persona disposta a rivestire un incarico piuttosto delicato in una città come Roma.
Un altro assessorato in bilico è quello all’Ambiente. Va avanti l’indagine nei confronti di Paola Muraro. I giudici vogliono riascoltare le trenta conversazioni raccolte durante l’inchiesta su Mafia Capitale. Telefonate che riguardano anche Salvatore Buzzi.
L’anno è il 2013, Malagrotta sta per chiudere e Ama deve trovare un altro luogo in cui portare i rifiuti. L’ex direttore generale Giovanni Fiscon coinvolge Muraro. Viene chiesta a Federambiente una lista con i possibili impianti da utilizzare. Buzzi e le sue cooperative mancano all’appello. Ma in quelle ore i vertici della municipalizzata cercheranno in tutti i modi una soluzione a favore del Consorzio nazionale servizi di Bologna. Buzzi è membro del consiglio di sorveglianza. Gli accertamenti vanno avanti.
