Lo scopo era quello di ristrutturare le Gallerie Ipogee del Policlinico Umberto I. La Regione Lazio aveva stanziato nel 2012 ben 11 milioni e mezzo di euro per far eseguire i lavori. Secondo l’accusa mossa dai magistrati, ad intascarsi la somma ingente sono stati un gruppo di costruttori, che secondo da quanto emerge dalle indagini, hanno potuto raggirare la regione, grazie alla compiacenza e all’ausilio dei vertici dirigenziali dell’ospedale. Gli stessi ora rischiano il rinvio a giudizio con l’accusa di truffa e falso in bilancio per aver certificato l’esistenza d’eventi improvvisi necessari a giustificare la gravosità dei costi. Ovviamente la procura vuole portare sul banco degli imputati anche i dieci imprenditori che hanno incassato la commessa milionaria, senza mai svolgere i lavori previsti dal bando. Figurano accusati Ubaldo Montaguti, ex direttore generale del policlinico, l’ex direttore sanitario Maurizio Dal Maso e l’ex direttore amministrativo, Giovanni Pietro Piccinin. L’accusa mossa dal pm Alberto Pioletti, è che i soggetti abbiano prodotto atti falsi attraverso i quali la Società Italiana Costruzioni, con a capo Luca Navarra e Gaetano Ciotola, ottenne l’appalto. Un esempio eloquente che prevedeva l’appalto fu l’installazione dei sistemi anti esplosione indispensabili in caso d’incendio. Tali apparecchiaturei non vennero mai montate, tant’è che nel 2012 gli inquirenti sequestrarono le gallerie per evitare tragedie dovute a cavi fatiscenti e condutture per i gas medicali senza alcun tipo di protezione
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