Beppe Grillo ci ripensa e arriva a Roma per parlare a quattrocchi con Virginia Raggi. Dopo un ennesimo dietrofront, il leader del Movimento ha deciso di sedersi a un tavolo con la prima cittadina la cui giunta attraversa una grave crisi a soli 70 giorni dall’elezione. Un mandato che doveva risollevare le sorti di Roma Capitale ma che invece ha gettato in cattiva luce la grillina e il Movimento tutto. È scontro aperto infatti tra il direttorio pentastellato e l’avvocatessa romana colpevole di aver negato di essere a conoscenza dell’indagine sull’assessore all’ambiente, indagata e che dunque, secondo le regole ferree del Movimento 5 Stelle, deve dimettersi. Ma le condizioni di pace sono anche altre. Un passo indietro dei tre esponenti vicinissimi alla prima cittadina. Salvatore Romeo, Raffaele Marra e il neo assessore al Bilancio Raffaele de Dominicis. Quest’ultima carica, affidata all’ex magistrato della Corte dei conti solo due giorni fa, è finita al centro delle polemiche dopo i riferimenti fatti dallo stesso De Dominicis al Dottor Sammarco: il titolare dello studio dove ha lavorato la sindaca come avvocato e grazie al quale ha ottenuto il praticantato nello studio Previti. Uscire velocemente dalla crisi romana è fondamentale per il futuro della giunta Raggi e del Movimento stesso alle prossime elezioni politiche. Un poker di licenziamenti è il diktat del movimento che la Raggi dovrà scegliere se accettare o meno per ripulire la sua immagine, azzerando sostanzialmente tutte le scelte fatte fino ad oggi in Campidoglio.
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