Calcio: Sabatini pensa all’addio, Felipe Anderson punta alla riscossa

Campionato fermo per via degli impegni delle nazionali, per Roma e Lazio è tempo di bilanci e previsioni

Non si conosce un periodo preciso, ma da tempo c’è il sentore che il legame tra la Roma e il direttore sportivo Walter Sabatini non durerà ancora a lungo. Se in passato si pensava ad un suo addio ufficiale allo scoccare del 30 giugno 2016, l’ultimo mercato poco esaltante e la volontà di provare nuove esperienze starebbero inducendo il ds a guardarsi intorno. Al momento Sabatini è concentrato sulla prossima sessione invernale. Tuttavia, tra circa un anno, la sua base operativa non sarà più a Trigoria.

I rumors parlano di un possibile approdo al Milan: nulla è certo, anche se il passaggio sulla sponda rossonera potrebbe verificarsi nel corso del 2017. A proposito di mercato, James Pallotta sembra difendere le scelte adottate dalla dirigenza negli ultimi giorni di trattative. Nelle prossime settimane il numero uno giallorosso raggiungerà la capitale per fare il punto sulla questione stadio, e in merito alle critiche per il mancato arrivo di un nuovo centrocampista, Pallotta avrebbe risposto con un ironico: «Dovreste fare voi gli allenatori».

Se in casa Roma scarseggia l’euforia, anche a Formello il clima non è dei migliori. La tifoseria resta in polemica con il suo presidente. Il mercato non ha entusiasmato, la vicenda Bielsa verrà ricordata ancora per molto e l’avvio di stagione va analizzato con cura. La sensazione è che la squadra abbia perso qualcosa in fatto di qualità. Perché senza De Vrij la difesa scricchiola e l’attacco deve amalgamarsi meglio.

Inzaghi vuole far ricredere i più scettici, ma non sarà facile. Il possibile rientro in rosa di Keita darebbe nuove soluzioni. E i biancocelesti sperano di vedere presto un altro Felipe Anderson. Il brasiliano non è partito. Viene da una stagione sottotono eppure conta di riscattarsi. Trovare l’intesa con Immobile sarebbe determinante e a tal proposito Anderson è stato chiaro: «Stiamo migliorando il nostro affiatamento. Con lui – ha aggiunto il sudamericano – faremo grandi cose». La piazza ci spera, ma tempo per illudersi non ce n’è più.

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