Era conosciuta come la banda del buco. Un gruppo di rapinatori di professione, tutti di Roma, tutti con vari precedenti sia contro il patrimonio, rapina, furto e ricettazione, sia in materia di armi e stupefacenti. Personaggi di spicco della criminalità capitolina, ora accusati a vario titolo di rapina aggravata in concorso, ricettazione e sequestro di persona. L’operazione degli agenti della Polizia di Stato è stata coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma. Nel corso delle indagini, condotte dalla sezione “Rapine” della Squadra Mobile, è stato possibile ricostruire le mansioni di ciascuno, ognuno con specifici ruoli in seno alla banda,. Obiettivo: una serie di rapine ai danni degli istituti di credito. Servendosi della “tecnica del buco”, i malviventi facevano ingresso all’interno della banca attraverso un pertugio ricavato dai locali adiacenti. A finire in manette i cosiddetti muratori, coloro che, dopo aver selezionato il bersaglio da colpire, in base alla predisposizione dei locali della banca, si occupandosi di creare i buchi per accedere all’interno. Individuati anche gli esecutori materiali di quattro episodi di efferate rapine, una delle quali consumata e tre tentate, ai danni di istituti di credito e di un’attività commerciale di compro oro dislocati sia su Roma – zone Trionfale, Eur e Casalotti – che nel territorio della provincia (Cesano). Le investigazioni hanno preso avvio dopo una rapina a mano armata avvenuta lo scorso mese di ottobre ai danni di un’agenzia di via Trionfale, da parte di due soggetti che avevano fatto ingresso all’interno della banca attraverso un foro ricavato da un locale adiacente di un esercizio commerciale. Gli approfondimenti investigativi hanno permesso sia di fare luce su tutti i membri dell’intero organigramma che di ricostruire altri tre tentativi di rapina. I componenti della banda di rapinatori sono stati ora associati presso il carcere di Regina Coeli e messi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
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