Il 5 giugno giugno si avvicina. Al giorno in cui i romani saranno chiamati alle urne per eleggere il loro nuovo sindaco manca meno di una settimana e nonostante sia in corso il silenzio elettorale che sempre precede le votazioni, c’è chi già scommette su una sfida finale che vede da un lato la candidata del movimento 5 stelle Virginia Raggi e dall’altro il candidato del PD, Roberto Giachetti. Stando agli ultimi sondaggi politici pubblicati circa 10 giorni fa infatti, sembrerebbero proprio loro due ad avere più possibilità di andare al ballottaggio. Indietro ma non di molto, la candidata di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni e il civico Alfio Marchini appoggiato dall’ex premier Silvio Berlusconi. Gli altri candidati in corsa per il Campidoglio sono Carlo Rienzi, presidente del Codacons, che sta conducendo, si legge in un post sul suo blog, una campagna elettorale all’insegna della trasparenza; Fabrizio Verduchi, con la lista “Italia cristiana” e la famiglia al centro del suo programma. Ci riprova anche Dario Di Francesco, già candidato a sindaco di Roma nel 2001 e nel 2008 e oggi appoggiato da 5 liste. Simone Di Stefano è il candidato di CasaPound, il movimento di estrema destra. Mario Adinolfi per il movimento “Il popolo della famiglia”. C’è poi Stefano Fassina, candidato di Sinistra per Roma, riammesso dopo l’iniziale esclusione, attento ai temi sociali e alle zone periferiche più disagiate, Alfredo Iorio che si definisce l’unico candidato di destra presente alle elezioni, Michel emi Maritato con la “Lista civica per il governo cittadino di Roma” e per cui i temi economici sono fondamentali per risollevare la città e Alessandro Mustillo in lizza per il “Partito comunista” con lo slogan “A Roma non basta un cambiamento,serve una rivoluzione”
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