Il marchio come simbolo di identificazione tanto caro all’uomo moderno quanto agli antichi romani. Da questa idea è nata Made in Roma, la mostra archeologica che raccoglie preziosi oggetti appartenenti all’età antica marchiati dalle botteghe, dalle aziende e dagli artigiani dell’epoca. Già nella società pre-industriale i simboli codificavano le identità e la volontà di appartenere ad un sistema produttivo e culturale comune. Ed ecco che troviamo Vetri, piatti e lucerne con impressi i simboli distintivi dei propri produttori. I vini e gli oli venivano trasportati in botti e anfore timbrate da impresari e commercianti, questa sezione della mostra è la testimonianza di quanto fosse fitta la rete commerciale in tutto l’impero. E ancora sono ricordati i terribili stigma e segni utilizzati per indicare il possesso di una persona o dichiararne l’appartenenza,voluta o meno, ad una categoria, come i collari degli schiavi, i marchi sui condannati o i tatuaggi fatti da Caligola sulle persone per puro diletto. La mostra insomma racconta una storia del mondo antico, ma che in realtà è una storia universale perchè fin dalle origini l’uomo ha avuto l’esigenza di marchiare i prodotti che venivano realizzati sentendoli cosi propri. Questo ha contribuito a far nascere la comunità: tutti appartenevano all’impero romano perchè tutti avevano un oggetto marchiato da un’officina romana.
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