“Tutte le buone idee arrivano grazie a un’opportunità”, lo slogan rende chiaro l’obiettivo del modello per il microcredito presentato al Campidoglio. Presente, tra gli altri, anche il cardinale Giovanni Battista Re, prefetto emerito della congregazione per i vescovi. La platea composta anche da giovani studenti dimostra che si tratta di un progetto indirizzato non solo a chi nel mondo del lavoro è già entrato ma a chi presto farà il suo ingresso. L’accordo tra l’ente Nazionale per il microcredito e la Banca di Credito cooperativo allarga le l’opportunità di accedere ad un credito per un importo massimo di 25mila euro ad una clientela che ha difficoltà a rivolgersi alle normali istituzioni finanziarie non potendo offrire le garanzie richieste. Soprattutto per i giovani armati di buone idee e determinazione per realizzarle il microcredito rappresenta una chance preziosa perché non sia l’assenza di garanzie a fermare i loro progetti. Per accedere al credito, infatti, condizione indispensabile è avere un progetto e non saranno solo le carte ad essere valutate ma anche la storia del cliente. Il modello e le sue finalità bene rispondono ad un concetto espresso da Papa Francesco: “umanesimo dell’economia” che stigmatizzi esclusione e inequità a favore di un’economia strettamente connessa all’etica, chiave di uno sviluppo sostenibile.
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