Santini, quadretti, calamite, adesivi, braccialetti e portachiavi. E ancora stemmi della Città del Vaticano e della Tiara Papale. Tutti nel nome di Papa Francesco, tutti però rigorosamente falsi.
340 mila i souvenir sequestrati dalla Guardia di Finanza di Roma. Venduti senza certificazioni ad ignari pellegrini e turisti. Oggetti made in China stipati in un magazzino e destinati a rifornire la fitta rete di venditori ambulanti abusivi nella zona di San Pietro. Le indagini sono iniziate la scorsa settimana da Porta Maggiore. I baschi verdi, dopo aver fermato un furgone hanno avviato una serie di controlli riuscendo infine a individuare il centro di smistamento della merce in via Borgo Vittorio, un fatiscente deposito nascosto dietro una porta “a scomparsa”, a pochi passi dal Colonnato di Piazza San Pietro.
Un materiale che, secondo i finanzieri, avrebbe potuto fruttare al dettaglio 1,7 milioni di euro.
Tre le persone denunciate, tutte di origini cinesi, con l’accusa di contraffazione, ricettazione e violazione della legge sul diritto d’autore.
Categorie
News