Italiani, popolo di santi, poeti, navigatori e truffatori. Non si ferma l’attività della Guardia di Finanza che ha scoperto un raggiro di oltre un milione di euro ai danni dell’Inps. Gli artefici di quest’impresa durata per anni sono due “infedeli” dipendenti dell’ente nella sede di Ostia. Un meccanismo ben congeniato: accedevano al sistema informatico e inserivano i dati di imprenditori all’oscuro di tutto per produrre modelli “DS” che attestassero rapporti lavorativi inesistenti. Veniva così precostituito il diritto per l’accesso all’indennità di disoccupazione. A far scattare le indagini un sospetto traffico di numerose domande di disoccupazione dal litorale romano. 123 le persone denunciate per truffa aggravata ai danni dello Stato: da parte di alcune di loro è partita la restituzione della somma percepita mentre per altre è scattata la confisca di conti correnti e depositi titoli per un milione e mezzo di euro. Per i due dipendenti, invece, sequestro dei beni del valore di 400mila euro. Nessun licenziamento visto che uno dei due è da poco deceduto e l’altro era appena giunto alla pensione.
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