Dopo le Comunarie del Movimento Cinque Stelle e le Primarie del Pd, arrivano le Gazebarie del Centrodestra. È questo lo strano nomignolo attribuito alle consultazioni che avverranno nelle piazze di Roma sabato e domenica. L’interrogativo? Capire se Guido Bertolaso piace ai romani e se può continuare la sua corsa al Campidoglio per Forza Italia. “Io mollo Roma se ci sarà scarsa affluenza alle urne e se ci fossero risultati negativi” – ha detto l’ex capo della Protezione Civile alla vigilia delle consultazioni confirmative, come le ha definite Silvio Berlusconi. Previsti 100 gazebo, mobilitati parlamentari, volontari e militanti che raccoglieranno le firme di chi sta con l’uomo delle emergenze. “10mila persone vere sono meglio di 15mila taroccate, ma forse 5mila sarebbero un po’ poche”- ha detto Bertolaso sul rischio di scarsa affluenza.
Si riferiva senza alcun dubbio al pasticcio romano delle Primarie del PD. 2800 Schede bianche trovate nelle urne ma che in realtà dovevano essere poco più di 500. Un tentativo di nascondere il flop per alcuni, un mero errore di calcolo, la giustificazione del comitato dopo il riconteggio.
L’affluenza alle urne è il nervo scoperto di tutte le forze politiche scese in campo per le amministrative 2016. Nulla di paragonabile ai 100mila votanti accorsi nel 2013 per Ignazio Marino che in queste ore valuta la sua ricandidatura con Sel e Sinistra Italiana. Altre primarie per un candidato «di sfida» al Partito democratico che dovrebbe essere scelto tra il 3 e il 4 aprile per consentire all’ex sindaco dimissionario un passaggio «popolare» considerato necessario per sondare realmente l’opinione pubblica dei romani.