Ed è di nuovo tempo di grandi folle in Vaticano. Dopo l’afflusso di turisti registrato in occasione dell’arrivo nella Capitale delle spoglie di Padre Pio, prossimo appuntamento in programma la Santa Pasqua. Allo studio per l’occasione nuovi percorsi pedonali per raggiungere la Basilica e un piano di deflusso per uscire dalla Piazza.
Già mercoledì scorso, giorno di udienza papale con 30 mila persone all’interno del colonnato, il primo test: i cancelli sotto i portici, chiusi da anni, sono stati aperti sotto gli occhi vigili delle forze dell’ordine, per permettere ai fedeli di uscire senza code. L’accesso in piazza nei giorni di udienza di Papa Francesco (il mercoledì e il sabato) è autorizzato solo alle persone prenotate, mentre la domenica all’Angelus ingresso in piazza libero per tutti senza registrazione.
Sempre attivi i controlli con il metal detector a mano per borse e indumenti.
L’allerta terrorismo in sostanza rimane alta. A confermarlo è la relazione annuale dell’intelligence inviata nelle scorse ore al Parlamento, secondo cui “l’Italia appare sempre più esposta alla minaccia jihadista, anche se non sono emersi specifici riscontri su piani terroristici. La maggiore esposizione al rischio”, si legge, “emerge anche in relazione al Giubileo e alla possibile attivazione di nuove generazioni di aspiranti mujahidin che aderiscono alla campagna promossa dall’Isis”. Nessun riscontro di infiltrazioni terroristiche nei flussi migratori dal Nordafrica, mentre il rischio “si presenta più concreto” lungo la rotta balcanica, come conferma lo stesso capo della Polizia Alessandro Pansa.
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