Sostanze stupefacenti, telefoni cellulari e schede telefoniche a disposizione dei detenuti. In barba ai controlli. E’ quanto avveniva nel carcere di Velletri. “Siamo in tre in cella e parliamo tutti al cellulare”. Questo il testo di una delle numerose intercettazioni effettuate dai carabinieri nell’ambito dell’inchiesta che ha portato all’arresto di 14 persone, tra cui un agente di polizia penitenziaria già agli arresti domiciliari perché tratto in arresto in flagranza di reato nel mese di febbraio 2015 e un infermiere in servizio nella struttura. Erano loro a fare da tramite tra l’esterno e le richieste dei detenuti che per comunicare utilizzavano veri e propri pizzini. L’attività investigativa è stata condotta dalla Compagnia dei Carabinieri di Velletri. Nel corso dell’operazione sono stati sequestrati 6 apparati cellulari, 3 schede telefoniche e sostanza stupefacente tipo hashish, eroina e cocaina. Sventato anche un progetto di evasione dall’istituto penitenziario di Velletri.
I soggetti coinvolti dovranno rispondere a vario titolo dei reati di corruzione, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, ricettazione di telefoni cellulari e schede telefoniche utilizzate dai detenuti nel carcere di Velletri e riciclaggio di autovetture.