Italiani, tedeschi, europei. Sono tantissimi i presenti al seminario “La questione tedesca e la crisi della democrazia europea”, organizzato nella sede italiana del Parlamento UE. Cuffie alla mano per ascoltare i discorsi dei relatori in lingua diversa e tanta curiosità per approfondire temi economici di grande attualità.
La politica dell’austerità e la crisi della politica avanzano, spiegano gli ospiti illustri, per i contenuti sociali punitivi che vengono posti in essere, ma anche per la introduzione di procedure di potere che mettono tra parentesi lo Stato nazione prefigurando una legalità sempre più scissa da ogni forma di legittimità democratica.
Regole europee che il trattato di Maastricht ha cominciato a fissare creando un depotenziano dei sistemi politici democratici esponendo l’Italia e altri paesi a un onda d’urto di populismi e a una situazione di crisi dilagante.
Il dibattito generale presieduto da Aldo Tortorella direttore di “Critica Marxista” è proseguito fino al pomeriggio. L’oscuramento della coscienza storia europea, le ricadute del modello economico tedesco e la cancellazione del costituzionalismo antifascista i temi centrali di un seminario di formazione a cui ha preso parte anche il candidato sindaco di Roma Stefano Fassina.