Le riforme del governo Renzi continuano a generare proteste, soprattutto dai diretti interessati. Questa volta tocca alla riforma della pubblica amministrazione in particolare al decreto sulla riorganizzazione del ministero dei beni culturali e degli uffici che operano direttamente sul patrimonio, come soprintendenze, poli museali e segretariati regionali.
Archeologi e funzionari sono scesi in piazza per ribadire il loro no ad un testo di riforma che andrebbe tra l’altro a correggere problematiche nate proprio dalla recente approvazione delle misure in materia di riorganizzazione della pubblica amministrazione.
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