Politica, maggioranza e opposizione della Regione Umbria chiedono un cambio di passo

A farsi sentire è soprattutto Fratelli d'Italia, che non condivide l'attuale gestione sanitaria ed economica: anche i dem non mancano di lanciare frecciatine

Clima tutt’altro che sereno in Regione. La giunta Tesei continua a ricevere attacchi e critiche sia dall’opposizione, sia dalla maggioranza. A tal proposito, a farsi sentire è soprattutto Fratelli d’Italia, che chiede un cambio di passo in virtù di criticità, a livello gestionale, evidenti in ambito sanitario così come economico.

Franco Zaffini, Emanuele Prisco, Marco Squarta ed Eleonora Pace sostengono che il coronavirus non possa più essere un alibi e che, invece, l’impegno di tutti debba essere raddoppiato: la loro volontà è quella di continuare ad essere parte integrante della maggioranza che governa l’Umbria, ma non subalterni.

Anche i dem non mancano di lanciare frecciatine. Il commissario del Pd umbro, Enrico Rossi, insieme ai candidati alla Segreteria regionale, Tommaso Bori, Alessandro Torrini, Francesco De Rebotti e Massimiliano Presciutti, dichiara: «Mentre nel resto d’Italia diminuiscono i contagi e il dibattito si concentra su possibili allentamenti delle misure di contenimento, in Umbria siamo costretti a un arancione di facciata, con i 2 terzi dei territori in regime di rosso “rinforzato”».

Nella nota congiunta inviata agli organi di informazione, si legge che il Partito Democratico non farà speculazione politica sulla pelle dei cittadini, ma conferma la sua piena e convinta disponibilità a partecipare alla gestione dell’emergenza con idee e progetti.

Per Rossi e gli altri, l’importante è che non ci siano irrigidimenti inutili e dannosi nella guida di una fase complicata: necessario che tutti diano il proprio contributo.

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