Economia, la pandemia non arresta le imprese umbre: si riduce la crescita

Illustrati i dati relativi all'indagine di Movimprese sulla demografia delle aziende: stabile il comparto agricolo, in calo le attività manifatturiere

La pandemia frena la crescita del tessuto imprenditoriale della provincia perugina, ma non l’arresta. Ecco quanto emerge dall’ultima indagine di Movimprese sulla demografia delle aziende.

In valori assoluti, nel 2020 le iscrizioni di nuove imprese nella provincia sono scese di 459 unità, facendo registrare un -13%, anche se 438 risultano essere le minori cessazioni rispetto al 2019 (in pratica -12,6%).

Sempre durante l’anno passato, segnato da un’emergenza sanitaria importante, numerose imprese non sono state costituite né iscritte. Altre, invece, non hanno retto e hanno finito per chiudere (alcune, al contrario, hanno resistito rimanendo sul mercato).

Lo stock di aziende che forma la base imprenditoriale della provincia di Perugia supera il 2020 con una contrazione minima del -0,1%, mentre sarebbero 72.247 quelle in attività al 31 dicembre dello stesso anno (rispetto al 2019 ce ne sarebbero 137 in meno).

Dando uno sguardo ai vari settori, si nota come il comparto agricolo risulti essere stabile, con le attività manifatturiere in calo, al pari delle costruzioni (-0,3%) e del commercio all’ingrosso e al dettaglio (-1,1%). Per alberghi e ristorazione +0,3%.

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