Carceri in Umbria, presentata l’ultima relazione del Garante

Testo illustrato da Eleonora Pace, presidente della 3^ Commissione: elevato il numero di condannati in via definitiva

Detenuti in prevalenza italiani a Terni e a Spoleto, più alto il numero degli stranieri a Orvieto e Capanne: ecco alcuni degli elementi che emergono nell’ultima relazione presentata all’Assemblea legislativa da Stefano Anastasia, garante regionale dei detenuti. A illustrare il testo Eleonora Pace, presidente della 3^ Commissione.

A quanto pare, in Umbria ci sarebbe una maggioranza di condannati in via definitiva, con una percentuale doppia, rispetto alla media italiana, di persone per le quali è stato disposto l’ergastolo. Sugli oltre 1.300 detenuti attuali, circa un migliaio provengono da altre Regioni.

Nel 2019 Anastasia ha visitato tutti gli istituti umbri, ricevendo 135 missive da chi era recluso e prendendo in carico più di 140 detenuti nelle loro richieste e esigenze. Tra le criticità evidenziate dalla relazione, la mancata territorializzazione della privazione delle libertà: il sistema locale è destinato a persone lontane dall’Umbria.

Da segnalare, infine, la progettazione di un nuovo padiglione detentivo a Capanne, di cui la Regione non avrebbe bisogno, e che andrebbe correlata alla capacità degli enti territoriali di fornire i servizi necessari.

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