Economia, il Covid frena le aziende umbre guidate da donne

Iscrizioni in calo del 36,7% nella Regione: diminuisce la voglia di mettersi in proprio dal punto di vista lavorativo

Tra aprile e giugno del 2020, in piena pandemia, le iscrizioni di nuove aziende guidate da donne sono scese in Umbria del 36,7%. A rendere noto il dato, la Camera di Commercio di Perugia: dalle più recenti analisi realizzate nell’ambito del Rapporto Nazionale Impresa in Genere di Unioncamere, emerge come le donne stiano pagando il conto più salato della crisi innescata dal Covid.

Il lockdown avrebbe frenato la voglia di mettersi in proprio dal punto di vista lavorativo e, parallelamente, fatto aumentare la necessità di un valido supporto economico. «Un arretramento pesante – commenta il segretario generale, Mario Pera – che tuttavia va comunque notato. In provincia di Perugia, al 30 giugno, le imprese femminili rappresentano il 25,3% del totale dello stock, e vuol dire che un’impresa su 4 è guidata da una donna, una delle medie più alte tra tutte le province italiane».

Pera fa presente come un aspetto simile autorizzi a ritenere che la ripresa della Regione e del Paese passerà in maniera rilevante proprio dalle donne, a suo avviso componente fondamentale dell’economia italiana. Sempre secondo il Segretario Generale, le imprese rosa dimostrano maggiore attenzione alla responsabilità sociale, alla sostenibilità ambientale e hanno grandi margini di crescita.

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