Emergenza sanitaria: la strategia dell’Intersindacale medica Umbria in 7 punti

Tutte le proposte messe nero su bianco sono state illustrate dai vari Segretari regionali nel corso di una videoconferenza stampa: necessario ricorrere a personale medico e infermieristico con urgenti procedure speciali di assunzione

L’attivazione di un lockdown regionale, con particolare riferimento alle categorie più a rischio per una durata di almeno 3 settimane, è la 1^ di 7 proposte che l’Intersindacale medica Umbria ha avanzato per fronteggiare la nuova ondata di contagi da Covid.

I punti in questione sono stati illustrati dai vari Segretari regionali nel corso di una videoconferenza stampa in cui è stata riconosciuta una mancata riorganizzazione dell’assistenza territoriale ed ospedaliera nei mesi scorsi, quando l’incidenza del virus si era fortemente abbassata.

Le sigle sindacali hanno posto attenzione anche sulla necessità di ricorrere a personale medico e infermieristico con urgenti procedure speciali di assunzione, anticipando, se possibile, la chiusura dei corsi dell’ultimo anno.

Chiesta pure l’istituzione di un comitato scientifico in grado di stilare protocolli diagnostico-terapeutici condivisi sia in ambito territoriale che a livello ospedaliero. Tutto ciò al fine di equilibrare il trattamento dei vari pazienti.

L’ideale sarebbe infine trasformare alcuni presidi ospedalieri in Covid Center, individuandoli con criteri di isolamento rispetto alla collocazione geografica e al distanziamento dai centri urbani.

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