Nuovo Dpcm con la divisione per zone: c’è la firma del Premier

Lazio e Umbria tra le Regioni meno a rischio e con una riduzione delle restrizioni: i centri commerciali chiusi nei fine settimana

La firma c’è stata, eppure permangono un po’ di dubbi su alcuni punti. Il Governo emana un nuovo decreto contenente ulteriori misure stringenti con l’obiettivo di far diminuire il numero dei contagi da Covid in tutta Italia, causa principale del sovraffollamento nelle terapie intensive dei vari ospedali del Paese.

Ciò che balza all’occhio è la divisione ideale in 3 zone specifiche, identificate nei colori rosso, arancione e verde, in base alle quali vengono applicate determinate restrizioni.

Per quanto riguarda la rossa, ovviamente la più pericolosa, vi rientrerebbero Regioni come Piemonte, Lombardia e Calabria. Qui sarebbero vietati gli spostamenti in entrata e in uscita dai territori, salvo comprovate esigenze. A tirare giù le saracinesche sarebbero i bar, i ristoranti e tutti gli esercizi che non vendono beni di 1^ necessità.

Nella zona arancione dovrebbero figurare la Campania, la Puglia e la Liguria dove numerosi locali non potrebbero restare aperti (avrebbero invece modo di continuare a svolgere la propria attività parrucchieri e centri estetici). Per il resto, varrebbero le regole in vigore nelle zone verdi, come esempio la circolazione a bordo dei mezzi pubblici senza superare il 50% della capienza massima.

L’Umbria, dove l’emergenza sanitaria è più pesante rispetto all’inizio del 2020, sarebbe considerata zona verde insieme a Lazio, Toscana e non solo. Con il coprifuoco destinato a scattare a partire dalle ore 22.00 e i centri commerciali chiusi nei fine settimana, la didattica a distanza sarebbe prevista al 100% nelle scuole superiori.

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