Rifiuti, la Procura indaga per falso nel bilancio di Ama: nel mirino 4 persone

Al centro dell'inchiesta circa 250.000.000 di euro che Ama avrebbe messo a bilancio per le annualità 2015 e 2016: controlli nella sede della municipalizzata per acquisire documenti

Un’indagine ampia e complessa che vedrebbe indagate 4 persone. I militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Roma si sono presentati presso la sede di Ama, municipalizzata dei rifiuti della Capitale, e in 2 banche per acquisire materiale nell’ambito di una ricerca in cui si ipotizza il falso in bilancio (a coordinare il tutto i procuratori aggiunti Paolo Ielo e Rodolfo Sabelli).

Al centro dell’inchiesta circa 250.000.000 di euro che Ama avrebbe messo a bilancio per le annualità 2015 e 2016. Sotto monitoraggio addirittura gli anni che arrivano fino al 2006 poiché, a quanto pare, da allora in poi il bilancio della partecipata del Campidoglio non sarebbe mai più stato approvato.

Secondo chi indaga, l’ingente somma intorno alla quale si tenta di fare chiarezza sarebbe derivata dall’acquisizione dell’imposta Tari sull’immondizia che Ama riscuote per conto del Comune di Roma. Nel bilancio questi 250.000.000 sarebbero separatamente indicati e, di conseguenza, utilizzati da Ama per pagare i propri creditori, cioè le banche, e rafforzare la propria posizione di liquidità. Quel denaro, invece, avrebbe dovuto essere versato nelle casse del Campidoglio.

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