Danni da fauna selvatica: la Regione Umbria pronta ad aiutare le associazioni agricole

Reduce da un ciclo iniziale di incontri, l'assessore Roberto Morroni vorrebbe procedere con una reale gestione della materia faunistico venatoria. Si pensi ai cinghiali, capaci di creare seri problemi al territorio così come alla comunità

Azioni volte a limitare la pericolosità della fauna selvatica: ecco a cosa punta la Regione Umbria che, di fatto, cerca di venire incontro alle esigenze di associazioni agricole quali, ad esempio, Confagricoltura.

Reduce da un ciclo iniziale di incontri, l’assessore Roberto Morroni vorrebbe procedere con una reale gestione della materia faunistico venatoria. Si pensi ai cinghiali, capaci di creare seri problemi al territorio così come alla comunità.

Durante la Consulta dello scorso 5 febbraio, Morroni ha illustrato le proposte presentate per garantire la sicurezza e la salvaguardia del lavoro degli imprenditori. In tal senso, Confagricoltura Umbria apprezza la determinazione dell’Assessore, da tempo sensibile rispetto a temi di questo tipo.

Ciò a cui aspira Morroni è dare risposte concrete a cittadini e agricoltori. Questo in virtù di una proliferazione incontrollata di cinghiali che, transitando in prossimità delle strade, possono causare danni a chi guida, senza dimenticare l’eventualità di diventare veicolo di diffusione della peste suina.

A quanto pare, entro il mese di aprile dovrebbe essere messo a punto un nuovo piano di gestione dei cinghiali stessi, con la probabile adozione di strategie volte a incrementare gli abbattimenti. Allo studio anche altri interventi: da capire come facilitare lo sviluppo della filiera delle carni di selvaggina per perseguire obiettivi economici e di sanità.

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