Musica, Achille Lauro a Sanremo: la performance di “Me ne frego” fa discutere

Il cantante romano ha sorpreso tutto togliendo il lungo abito sfoggiato al momento dell'ingresso in sala e proseguendo la perfomance con un body piuttosto appariscente: una scelta, la sua, di rievocare per certi versi la storica spoliazione di San Francesco

Idea di fondo non male, da rivedere invece il modo. Questo, in sostanza, il parere dei francescani del Sacro Convento di Assisi in merito alla performance di Achille Lauro nella serata d’apertura del Festival di Sanremo.

Sul palco del Teatro Ariston per eseguire il brano “Me ne frego”, il cantante romano ha sorpreso tutto togliendo il lungo abito sfoggiato al momento dell’ingresso in sala e proseguendo la perfomance con un body piuttosto appariscente: una scelta, la sua, di rievocare per certi versi la storica spoliazione di San Francesco.

Puntuale il commento di padre Enzo Fortunato, direttore della rivista “San Francesco”. In un editoriale si legge: «Del gesto e delle parole di Achille Lauro vorrei rispettare la sincerità dell’intenzione».

Insomma, curiosa la volontà di ricollegarsi alla celebre scena attribuita a Giotto in una delle storie di San Francesco presso la Basilica Superiore di Assisi. Ciò che non convince, tuttavia, è proprio il modo. E forse pure il luogo.

Scrive ancora Fortunato: «Non possiamo ridurre quella scelta di radicale nudità e affidamento a Dio, che si rivela come padre di ogni uomo, a delle paillettes color carne».

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