Terremoto in Umbria, Fratelli d’Italia dice no alla restituzione della “busta pesante”

Ad alzare i toni i parlamentari Emanuele Prisco e Franco Zaffini: i 2 chiedono al Governo un intervento immediato così da rinviare la procedura

Una situazione che non convince. I parlamentari umbri di Fratelli d’Italia si dicono contrari all’obbligo, per i terremotati della Regione, di iniziare a restituire la cosiddetta “busta pesante”. Ad alzare i toni, in tal senso, Emanuele Prisco e Franco Zaffini. I 2 chiedono al Governo un intervento immediato così da rinviare la procedura.

«Si vuol fare cassa per il reddito di cittadinanza pagandolo con i soldi dei terremotati in zone dove della ricostruzione non si vede neanche l’ombra», dichiarano Prisco e Zaffini. A questo punto, l’obiettivo diventa quello di presentare un emendamento al Decreto Milleproroghe in discussione alla Camera.

Come osservato dai 2, nel Dl terremoto è stato prorogato lo stato di emergenza oltre all’introduzione di alcuni correttivi alla restituzione, come la riduzione al 40% del dovuto: una battaglia sostenuta da Fdi sin dall’inizio della legislatura. Proprio con lo stato di emergenza, in molti avevano dato per scontato che venisse posticipata pure la restituzione della busta pesante. Purtroppo le cose non stanno andando in tale direzione.

«Dopo il pasticcio sulla questione delle macerie – riferiscono Prisco e Zaffini – è il turno dei pagamenti delle ritenute fiscali e dei contributi previdenziali e assistenziali. Non è pensabile chiedere indietro i soldi e non aver dato una risposta a questi territori».

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