‘Ndrangheta a Roma. 120 milioni sequestarti alla ‘ndrina laziale

Nel mirino della polizia sono finiti gli esponenti del gruppo laziale della 'ndrina di 'ndrangheta Morabito-Mollica-Palamara attiva a Roma e provincia

120 milioni di euro. A tanto ammonta il valore dei beni confiscati dalla polizia di Roma nell’ambito dell’operazione “Giù le mani”. Nel mirino della polizia sono finiti gli esponenti del gruppo laziale della ‘ndrina di ‘ndrangheta Morabito-Mollica-Palamara attiva a Roma e provincia. Non dei nuovi arrivati ma dei criminali a tutti gli effetti condannati in via definitiva proprio per mafia. Le indagini sono partite dalla constatazione della enorme sproporzione tra i redditi dichiarati dai soggetti e l’attività economica svolta. Distribuzione all’ingrosso di fiori, vendita di legna da ardere, gastronomia e commercio di preziosi i settori economici controllati dal gruppo. Imprese che non verranno chiuse ma che saranno aiutate a rientrare nel circuito economico lecito. Le attività illecite del gruppo andavano dai sequestri di persona a scopo estorsivo, al traffico di stupefacenti, all’estorsione, e poi ancora usura e intestazione fittizia di beni aggravata dal metodo mafioso.10 le questure in tutta Italia interessate dall’operazione. Cita Giovanni Falcone, il presidente della commissione antimafia quando afferma che per contrastare le organizzazioni mafiose bisogna seguire il denaro. Tra i beni sequestrati mille rapporti bancari, 38 automobili tra cui una Ferrari, 4 allevamenti bovini, quote societarie e della criptovaluta.

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