Rifiuti a Roma, Ama corre ai ripari dopo il passo indietro dell’Emilia Romagna

Oltre all'intento di far lavorare senza sosta (domenica inclusa) il Tmb di Rocca Cencia, la municipalizzata punta a prolungare la "trasferenza" a Ponte Malnome: da ricordare però come stiano terminando i 180 giorni di utilizzo dello spazio del Municipio XI

La situazione è in graduale peggioramento e, almeno per le prossime settimane, si stima un perenne stato di crisi. Una raccolta discontinua e l’attuale saturazione di tutti gli impianti di compostaggio della Regione danno vita a spettacoli indegni in diversi quartieri della Capitale: cassonetti stracolmi, scarti di ogni tipo sparsi a terra e odori pessimi tutt’altro che salutari per le persone, tanto da indurre l’Ordine dei Medici a ipotizzare il proliferare di malattie.

Il Campidoglio e Ama devono trovare soluzioni rapide ed efficaci per ripulire in fretta le strade, garantendo il prima possibile il ripristino di una normalità che, ad oggi, appare un miraggio. Il momento non è dei migliori, poiché l’azienda capitolina non può contare sull’eventuale aiuto da parte dell’Abruzzo e dell’Emilia Romagna: se Marco Marsilio conferma le sue perplessità in merito ad un possibile sostegno alla metropoli governata da Virginia Raggi (fatale il sequestro della discarica di Cupello), Stefano Bonaccini taglia corto e si dice contrario a una futura collaborazione ricordando come 2 anni fa la Regione da lui amministrata si propose di aiutare Roma a lavorare i rifiuti accumulati sotto Natale, ricevendo però un secco “no” da Palazzo Senatorio.

Mentre nel Municipio XIV i residenti optano per il fai-da-te presidiando i punti di raccolta con l’obiettivo di controllare la corretta separazione dei rifiuti, Ama assicura interventi a ciclo continuo e si rivolge alla Regione per verificare d’urgenza la disponibilità di altri impianti di trattamento nel Lazio.

Oltre all’intento di far lavorare senza sosta (domenica inclusa) il Tmb di Rocca Cencia, la municipalizzata punta a prolungare la “trasferenza” a Ponte Malnome. Da ricordare però come stiano terminando i 180 giorni di utilizzo dello spazio del Municipio XI, che già convive da 30 anni con Malagrotta e dove si rischiano le barricate.

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