Edilizia in crisi nel Lazio, gli ultimi dati confermano il trend negativo

Importante l'indagine curata da Federlazio e rivolta direttamente a un campione rappresentativo di imprenditori edili nel Lazio, con circa 150 soggetti intervistati tra aprile e maggio: ad incidere in malo modo sull'andamento del business ci pensano sempre i vincoli burocratici e normativi

La crisi c’è e si fa sentire, ragion per cui appare più difficile che mai assistere ad una ripresa globale. I dati contenuti nell’ultimo rapporto relativo all’Osservatorio sullo stato di salute dell’edilizia nella nostra Regione, illustrati nella sede romana di Federlazio, sono emblematici: tra il 2012 e il 2018 è stata certificata la chiusura di 764 imprese con ben 30.000 occupati in meno (in pratica -18,8%). Necessaria una reazione.

Importante l’indagine curata da Federlazio e rivolta direttamente a un campione rappresentativo di imprenditori edili nel Lazio, con circa 150 soggetti intervistati tra aprile e maggio: se nel 2018 il saldo sull’andamento dell’attività aziendale evidenzia un indice negativo di 4 punti, ad incidere in malo modo sull’andamento del business ci pensano sempre i vincoli burocratici e normativi, che restano al 1° posto e che sono seguiti dalla scarsità di liquidità e dall’incertezza delle politiche urbanistiche. L’assessore capitolino, Luca Montuori, analizza il momento.

Una delle poche note liete, al giorno d’oggi, è rappresentata dal comparto delle compravendite, in netta controtendenza: l’anno passato, nel Lazio, sono state certificate circa 59.000 vendite immobiliari contro le 48.000 del 2012.

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