Cucchi. Pg chiede la prescrizione per i medici del Pertini

La prescrizione è frutto dei depistaggi secondo la famiglia Cucchi

Sarebbe bastata un po’ di umanità”. È questa l’amara conclusione a cui è giunto il procuratore generale Mario Remus. A nove anni dalla morte di Stefano Cucchi l’accusa di omicidio colposo per 5 medici dell’ospedale Sandro Pertini non potrà essere confermata o smentita da una sentenza. Si tratta di una sconfitta del sistema giudiziario secondo il pg che si è visto costretto a chiedere la prescrizione. Il procuratore parla di “negligenze imperdonabili” e poi smonta l’immagine di un paziente che non accettava le cure circolata per molto tempo. Stefano Cucchi “Era un paziente difficile sotto l’aspetto psicologico” continua Remus “ma non è vero che non collaborava”. La prescrizione è frutto dei depistaggi secondo la famiglia Cucchi che sottolinea di avere sopportato per anni un prezzo altissimo per la ricerca della verità. Oggi grazie alla svolta nel processo bis nei confronti dei carabinieri accusati del pestaggio del giovane geometra romano e della probabile apertura di un nuovo procedimento per depistaggio nei confronti di ufficiali e sottoufficiali la famiglia sente di essere vicina ad ottenere giustizia per il proprio congiunto. Un traguardo che secondo la sorella Ilaria non sarebbe stato raggiungibile senza il supporto di tutti coloro che in questi anni hanno sostenuto la famiglia senza mai abbandonarla. Stefano Cucchi è così diventato il simbolo della lotta contro gli abusi in divisa, nel suo nome è nato un movimento di opinione che mira a far rispettare i diritti umani di chi rischi di vederli calpestati in nome dello Stato.

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