San Lorenzo rinasce dalle sue ceneri. Sono passati sei mesi dalla morte di Desirée Mariottini, una tragedia che ha imposto al Paese e alla città l’esistenza di una terra di nessuno a pochi passi del centro e dalla movida. L’amministrazione Raggi e la presidenza del II municipio hanno deciso di far partire dal quartiere universitario la sperimentazione di un nuovo modus operandi per il recupero dei luoghi abbandonati di proprietà privata. Gli spazi dimenticati di via dei Lucani, quasi totalmente appartenenti a privati, saranno sottoposti a riqualificazione. Attraverso la legge di rigenerazione urbana verrà votata una delibera di giunta che porterà ad un avviso pubblico di manifestazione di interesse e una volta valutate le proposte arrivate si passerà all’approvazione di un progetto unitario. Qualora non dovessero arrivare offerte per la zona Roma Capitale provvederà agli espropri. Se le proposte sulla destinazione della zona sono aperte, Roma Capitale ha ben chiaro che l’area di 10mila metri quadri non verrà destinata ad abitazioni e non sarà adibita a zona ricreativa fine a sé stessa. Troppo spesso si parla di San Lorenzo unicamente come luogo degradato, dal territorio emerge la richiesta di maggiore sicurezza ma anche di cultura. Occupare gli spazi abbandonati per ripopolarli di attività vitali, un esperimento che parte da San Lorenzo e che l’amministrazione vorrebbe esportare anche in altre aree abbandonate della città.
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