Tornare al figurativo come forma di protesta ad un futurismo ormai immobile, e nel farlo plasmare l’arte da li a 30 anni.
Non ha potuto vedere con i suoi occhi, Giacomo Balla, le sue sperimentazioni alla ricerca di una nuova forma di modernismo farsi Pop Art e punto di partenza di Warhol e Lichtenstein, ma potrà farlo chi si recherà a Palazzo Merulana per la Mostra Giacomo Balla. Dal futurismo astratto al Futurismo iconico, prima vera mostra dello spazio espositivo recuperato all’Esquilino.
La mostra resterà in esposizione fino al 17 giungo, dandoci il tempo per liberarci dalle maglie delle ipnotiche reti di Balla.
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